Miglior film italiano

  • Nata per te

    Motivazione
    Nata per te ripercorre l’esperienza di Luca Trapanese e sua figlia Alba, bambina con sindrome di Down. Il film mostra le difficoltà di ricorrere all’adozione in Italia per un giovane uomo gay, anche davanti alla chiara volontà di costituire una famiglia adottando Alba, là dove molte coppie l’avevano in precedenza rifiutata davanti alla sua disabilità. In Nata per te si intrecciano riflessioni su omofobia, abilismo e stereotipi di genere, evidenziando quel distacco fra società e strumenti legislativi sempre più evidente negli ultimi anni.
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  • Stranizza d'amuri

    Motivazione
    Stranizza d’amuri ripercorre un doloroso fatto di cronaca avvenuto nel 1980 in Sicilia, il duplice omicidio di Giorgio Agatino Giammona e Antonio Galatola, passato alla storia come il delitto di Giarre. Giuseppe Fiorello, nel suo esordio alla regia, ripercorre i fatti precedenti a quello che fu un omicidio di chiara natura omofoba e che scosse sensibilmente l’opinione pubblica italiana. Il delitto di Giarre e la risposta della comunità LGBT+ portarono alla nascita di Arcigay, una fra le più importanti associazioni a sostegno dei diritti LGBT+ in Italia.
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  • C'è ancora domani

    Motivazione
    Paola Cortellesi racconta in maniera delicata e poetica, per quanto possibile, la vita di una donna italiana vittima di costante violenza domestica, fisica e psicologica al termine della Seconda Guerra Mondiale. Un successo conclamato di pubblico e critica, che ha portato tutta Italia a condividere la denuncia delle forme più subdole e violente in cui il patriarcato si esprimeva e si esprime. Forme che si manifestano attraverso la subalternità del genere femminile, gli stereotipi di genere, la divisione del lavoro di cura a completo carico della donna, la mancanza di indipendenza economica e decisionale. Un film necessario e fondamentale per il 2023 e non solo. Trigger warning: presenza di uno slur (N word)
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  • Io Capitano

    Motivazione
    Io capitano ha saputo catalizzare moltissima attenzione sul tragico destino che attende le migliaia di persone migranti che, durante i loro viaggi da diversi paesi africani verso l’Europa, incontrano la brutalità delle prigioni libiche e tunisine, la violenza di scafisti e trafficanti e l’ipocrita indifferenza europea. Un film necessario, arrivato nei nostri cinema a pochi mesi dalla strage di Cutro, naufragio davanti al quale il nostro Paese è rimasto letteralmente a guardare. Note del Security Check: prodotti di questo tipo possono correre il rischio di cadere nel registro della romanticizzazione
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  • L'ultima volta che siamo stati bambini

    Motivazione
    L’ultima volta che siamo stati bambini ci parla dell’Olocausto, delle persecuzioni subite da ebree ed ebrei italiani durante il regime fascista e della tragica deportazione nei campi di concentramento. Ma l’orizzonte è vastissimo e il film firmato da Claudio Bisio riesce ad accendere tantissime luci che rischiarano il buio alla base di tante discriminazioni di natura etnica, culturale, religiosa e ideologica. Note dalla Commissione: rischio di commettere errori nella rappresentazione della grassofobia e nel rappresentare le responsabilità italiane
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  • Mi fanno male i capelli

    Motivazione
    Mi fanno male i capelli è un omaggio alla storia personale di una grandissima attrice, Vitti, realizzato attraverso l’esperienza di una donna, interpretata da Alba Rohrwacher, con sindrome di Korsakoff. Si trasforma così in un racconto su più livelli, dove al ricordo della stella del cinema si unisce anche la riflessione sulla disabilità, sulla mutevolezza delle condizioni di vita di una persona in relazione alla propria salute, ma soprattutto in relazione al mondo esterno: si intravedono in nuce tanti possibili spunti.
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Miglior serie TV Young

  • D1ar1

    Netflix

    Motivazione
    La serie per teen e pre teen firmata Netflix si conferma per il secondo anno di fila un prodotto capace di rivolgersi con sapienza e garbo al proprio pubblico di riferimento, seguendo i personaggi protagonisti in un nuovo anno scolastico e nelle nuove scoperte che caratterizzano la quotidiana dell’età preadolescente. Dal coming out di Daniele a tantissimi altri sviluppi (bullismo, confronto con gli insegnanti, relazioni) la serie continua a costruire una narrazione godibile, ma capace di importanti riflessioni.
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  • Moon Girl e Devil Dinosaur

    Disney +

    Motivazione
    Moon Girl e Devil Dinosaur racconta la storia di Lunella, giovane eroina che protegge la zona di Lower East Side di New York insieme a un aiutante fuori dal comune: un dinosauro di dieci tonnellate. Un prodotto amatissimo, tratto dal fumetto “Marvel's Moon Girl and Devil Dinosaur”, che ha messo la comunità afroamericana al centro della storia in un modo che la valorizza come punto di forza della protagonista e parte della sua identità
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  • Il Cercasuoni

    RaiPlay

    Motivazione
    Il Cercasuoni, produzione italo-inglese andata in onda su Rai Yoyo, si presenta come un prodotto rivoluzionario già dalla sua qualità tecnica e di produzione, combinando per la prima volta in una serie italiana i pupazzi in stop motion e le riprese della natura dal vivo. Una soluzione che valorizza immensamente il racconto del piccolo protagonista, un bambino parzialmente sordo appassionato dei suoni e della natura.
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  • Mio papà a caccia di alieni

    Netflix

    Motivazione
    Mio papà a caccia di alieni spicca per aver rappresentato, attraverso una chiave narrativa non scontata e innovativa come quella fantascientifica, una famiglia afro-discendente e i suoi legami interni. Un prodotto che ha saputo costruire una narrazione differente dei padri neri, spesso lasciati in secondo piano e deumanizzati. Molto delicata anche la rappresentazione dell’ansia in uno dei piccoli protagonisti, tema non scontato rispetto all’infanzia.
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  • Il trenino Thomas - Grandi avventure insieme

    Boomerang e Cartoonito

    Motivazione
    Il trenino Thomas è stato un classico nei prodotti per l’infanzia per oltre tre decenni. Con le nuove stagioni “Grandi avventure insieme” ha aperto un nuovo corso della sua storia, innovando la resa stilistica e soprattutto introducendo nuovi personaggi che parlassero ai piccoli spettatori e spettatrici di temi importanti. Fra questi spicca la presenza di Bruno, locomotiva autistica. Il personaggio di Bruno è pensato per far conoscere, attraverso elementi semplici e intuitivi, alcune prime nozioni chiave sull’autismo e le neurodivergenze.
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  • Craig

    Cartoon Network

    Motivazione
    Nella città immaginaria di Herkleton, nel Maryland, Craig Williams vive mille avventure con i suoi due amici Kelsey Pokoly e John Paul "J.P” e tanti altri personaggi. Al centro del loro mondo c’è il Ruscello, descritto come un paradiso per ogni bambino del posto. Un prodotto che si caratterizza per la rappresentazione valorizzante del personaggio protagonista, afroamericano, e per le dinamiche di amicizie e crescita che racconta.
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Personaggio dell’anno

  • Paola Cortellesi

    Motivazione
    Paola Cortellesi è stata una delle figure centrali del 2023 italiano: il suo esordio alla regia – C'è ancora domani – ha rappresentato un caso unico per successo e impatto sul panorama cinematografico e culturale. Un’occasione che per l’attrice e regista si è trasformata in un momento di potente sensibilizzazione in cui ha usato la sua notorietà per parlare della violenza di genere.
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  • Ghali

    Motivazione
    Ghali continua a essere, da anni, uno dei personaggi pubblici più in grado di veicolare un confronto fra le diverse componenti della nostra società. Da giovane italiano di origini tunisine, musulmano, il rapper è un punto di riferimento per una sempre più alta percentuale di suoi coetanei e coetanee che spesso faticano a rivedersi nel panorama pubblico italiano. La voce di Ghali è preziosa.
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  • Chiara Bordi

    Motivazione
    Chiara Bordi è una giovane attrice che si è fatta conoscere al grande pubblico per i suoi ruoli in alcune serie come Prisma e I fantastici cinque. In un panorama come quello audiovisivo in cui è ancora difficile vedere professioniste e professionisti appartenenti a gruppi sottorappresentati il lavoro di figure come Bordi diventa fondamentale.
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  • Amalia Ercoli Finzi

    Motivazione
    Amalia Ercoli è stata la prima donna in Italia a laurearsi in ingegneria aeronautica, conseguendo una carriera encomiabile nel campo, diventano una delle personallità più importanti. Ercoli Finzi è stata consulente scientifica della NASA, dell'ASI e dell'ESA, accompagnando negli ultimi anni il suo impegno in ambito filantropico e come personaggio pubblico esposta in prima persona sul tema STEM e stereotipi di genere.
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  • Jacob Jankto

    Motivazione
    Jakub Jankto è attualmente uno dei pochissimi calciatori che ha fatto coming out rispetto al suo orientamento sessuale: in tutto il mondo si contanto sulle dite di una mano i professionisti che hanno scelto di dichiararsi apertamente gay, in un settore ancora fortemente omofobo, razzista e misogino, dove dai livelli dilettantistici a quelli professionali si fa ancora moltissima fatica a smantellare una visione retrograda del calcio e delle persone che devono animarlo.
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  • Luciana Littizzetto

    Motivazione
    Luciana Littizzetto fornisce settimanalmente, all’interno di Che tempo che fa, spunti di riflessioni, dibattito e crescita rispetto a tematiche attuali, fatti di cronaca e situazioni che caratterizzano la società italiana attuale. Uno sguardo indipendente, capace di avvicinare anche le fasce di popolazione abituate a confrontarsi con determinati argomenti a nuovi confronti e approfondimenti.
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Miglior serie TV italiana

  • Questo mondo non mi renderà cattivo

    Netflix

    Motivazione
    Dopo il successo di Strappare lungo i bordi, Zerocalcare e Netflix portano a segno un altra notevole collaborazione con Questo mondo non mi renderà cattivo che denuncia i nuovi fascismi che ancora funestano, in maniera sistematica e profonda, il nostro Paese. Attraverso un racconto in prima persona, Zero si trova a dover fare i conti con la reazione del proprio quartiere all’arrivo di un gruppo di persone migranti. Il prodotto rivela alcune delle spaccature più profonde della nostra società: la paura dello “Straniero”; la strumentalizzazione, da parte di certa politica, delle fasce più vulnerabili ed economicamente fragili della popolazione; il sensazionalismo di certa stampa che contribuisce a creare un clima di sfiducia e sospetto.
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  • La legge di Lidia Poët

    Netflix

    Motivazione
    Lidia Poët ripercorre la storia della prima donna a entrare nell’ordine degli Avvocati e Avvocate, una pietra miliare per la storia femminile e femminista italiana. La riscoperta della sua vicenda è stata affidata a un prodotto di larghissimo consumo, che al rigore preferisce un ritmo e soluzioni narrative capaci di coinvolgere un pubblico trasversale e ampio e che proprio in virtù della sua larga distribuzione può aver contribuito a rendere evidente come le vittorie in termine di genere e diritti, in Italia, sono di fatto recentissime, da sempre contrastate e difficoltose e di difficile comprensione per il contesto attuale.
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  • Love Club

    Prime Video

    Motivazione
    Love Club, che ha come ideatrici tre donne appartenenti alla comunità LGBT+, Denise Santoro, Bex Gunther e Silvia Di Gregorio, è apprezzabile nel tentativo di raccontare la grandissima varietà di esperienze e identità che animano la comunità LGBT+. Ciascun episodio è un affondo nella vita di diversi personaggi, e al tema dell’orientamento sessuale si intrecciano, in maniera intersezionale, temi etnici, di genere, di status socioeconomico. Un esperimento interessante nella sua dimensione di dichiarazione d’amore alla comunità LGBT+.
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  • Gigolò per caso

    Prime Video

    Motivazione
    Gigolò per caso, con la sua natura di pastiche leggero e famigliare, parla, spesso ironizzando con capacità non scontata – viste le diffidenze del settore comico italiano rispetto ai temi della Diversity Equity & Inclusion (DE&I) – di temi come il sex work, le relazioni etero e omosessuali e la genitorialità. Un prodotto che non ha la DE&I al suo centro, ma che cerca di raccontare la contemporaneità in maniera fresca e lontana dai soliti cliché della comicità.
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Miglior serie TV straniera

  • The Last of Us

    Sky e NOW

    Motivazione
    The Last Of Us, serie-caso dell’anno dalla diffusione mondiale e ispirata all’omonimo videogioco, si è distinta nel panorama seriale internazionale per diversi motivi. In primis ci porta una co-protagonista che - non solo è un personaggio femminile interessante, a tutto tondo e non sessualizzato - ma è anche lesbica. Interpretata da una persona nonbinary, Ellie ci mostra dai flashback del suo passato una storia d’amore queer, esplicita, senza sott’intesi e profondamente reale. Centrale anche il terzo episodio, incentrato sulla relazione romantica tra due uomini adulti nel quadro dell’apocalisse, e che mostra il loro rapporto in tutti gli step, senza paura, a differenza di molti altri prodotti, di mostrare l’affetto fisico e sessuale tra i due.
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  • Good Omens

    Prime Video

    Motivazione
    Good Omens si inerisce in una tendenza più ampia che vede proseguire l’inserimento, ancora timido per il panorama seriale, di personaggi marginalizzati protagonisti in serie SFF (sci-fi/fantasy). In questo casorisulta particolarmente interessante per la sua scelta di portare due protagonisti al di fuori del binario del genere, in particolare con il personaggio di Crowley, che fin dalla prima stagione mostrava di avere un’espressione di genere non conforme, e che nella seconda esplicita il suo non identificarsi nel genere che altri personaggi attribuiscono al suo corpo.
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  • Nothing to see here

    Netflix

    Motivazione
    Nothing to see here è stata una delle rivoluzioni del 2023: una serie dedicata alla disabilità con protagoniste e protagonisti disabili che trattano esplicitamente il tema. Non solo la disabilità è raramente rappresentata in modo valorizzante sullo schermo, ma non è quasi mai protagonista, e ancora troppo spesso i pochi ruoli disponibili vengono affidati ad attori e attrici non disabili, finendo per escludere performer con disabilità dalle poche possibilità di lavorare nell’industria. Da qui, spesso, i ritratti stigmatizzanti a cui la industry ci ha abituato. Nothing to see here ha settato un nuovo standard per la industry dell’audiovisi, esemplificativa di una rappresentazione valorizzante.
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  • What we do in the shadows

    Disney+

    Motivazione
    What We Do In The Shadows riesce da anni a confermarsi innovatrice e all’avanguardia. Guillermo è un protagonista razzializzato, queer, e soprattutto grasso, il cui aspetto fisico non è mai fonte di penalizzazione o di stigmatizzazione. Completamente privo degli stereotipi grassofobici che accompagnano sempre i personaggi grassi, Guillermo è rappresentato come una figura responsabile, attraente, competente, e abilissima nel combattimento, allo stesso modo in cui qualsiasi altro protagonista lo sarebbe, senza fare differenze. What We Do In The Shadows è uno di quei titoli avanti anni luce rispetto al panorama della serialità.
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  • Ragazze Elettriche

    Prime Video

    Motivazione
    Nel panorama seriale 2023 non si può non menzionare Ragazze Elettriche in relazione alla rappresentazione di genere. Tratto dall’omonimo romanzo, Ragazze Elettriche si colloca in quella scia di racconti distopici dedicati alle tematiche di genere (ri)aperta di recente con la trasposizione seriale di un altro romanzo, Il racconto dell’ancella. Anche in questo caso troviamo una serie che ha saputo ribaltare le aspettative e mostrare la realtà dei meccanismi patriarcali che dominano le nostre società, senza timore di essere esplicita e senza peli sulla lingua. Un racconto corale che ha saputo raccogliere diverse istanze della lotta femminista.
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  • Blue Eye Samurai

    Netflix

    Motivazione
    Interessantissima sul tema di genere, Blue Eyed Samurai ci mostra una protagonista al di fuori da ogni stereotipo di genere, e a cui viene data la possibilità di essere un grey character, ossia dalle complesse scelte morali che lasciano il giudizio in sospeso sul suo carattere e il suo agire. In uno scenario in cui i personaggi femminili devono spesso essere o moralmente buoni o moralmente cattivi, senza via di mezzo, è una vera boccata d’aria fresca vedere la profondità di Mizu, che percorre le strade parallele dell’egoismo e della giustizia. Notevole anche la trattazione del tema del corpo grasso e disabile, nel personaggio di Ringo.
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Miglior prodotto digital

  • Ruote Libere + Canal – il canal

    5 modi per non mettere a disagio una persona disabile

    Motivazione
    Ruote Libere e Canal – il canal ci presentano un contenuto semplice, immediato ed efficace nel fare comprendere quali siano alcuni dei comportamenti da evitare quando ci relazioniamo con persone con disabilità: abitudini e stereotipi che derivano dalla visione infantilizzante e assistenzialista con cui siamo abituate ed abituati a vedere chi ha una disabilità.
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  • IvgStobenissimo

    Contraccezione d’emergenza: quello che devi sapere

    Motivazione
    Un contenuto informativo che fornisce un quadro completo e chiaro per le persone che devono ricorrere alla contraccezione d’emergenza, specificando quali siano le possibilità e i diritti a cui si può fare riferimento. Quello di Ivgstobenissimo è un lavoro costante e capillare fra territorio e digital fondamentale per il tema.
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  • La tela di Carlotta

    Evita di chiedere ai bambini se hanno fidanzati/e

    Motivazione
    Una riflessione delicata e illuminante rispetto al mondo dell’infanzia e ai bias che, spesso inconsapevolmente, le persone adulte applicano su bambine e bambini. Non rivolgere a loro domande che rinforzano stereotipi di genere e standard sociale ed estetici è fondamentale per non condizionare i loro comportamenti.
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  • Colory.it + Marianna the influenza

    Come non fare White Saviorism in vacanza

    Motivazione
    Colory.it e Marianna the influenza ci presentano un contenuto utilissimo per smontare comportamenti e abitudini che affondano nel white saviorism e in introiettate logiche colonialiste. Partendo dall’occasione delle vacanze e dai comportamenti da evitare, la riflessione si estende alla quotidianità, fornendo a chi ha uno sguardo bianco e non razzializzato uno strumento in più di autoconsapevolezza.
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  • Dalila Bagnuli

    Troppo brutta per essere molestata

    Motivazione
    Dalila Bagnuli, partendo da una dolorosa esperienza personale – l’aver subito una molestia a sfondo sessuale su un mezzo pubblico – e dalle reazioni ricevute online dopo un suo primo racconto dell’episodio, analizza come i corpi grassi vengano violentemente screditati e colpevolizzati dalla cultura patriarcale, che non riconosce il proprio dolore e la dimensione di vittime.
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  • Narraction

    L’ADHD (c’è?) nel paradigma della neurodiversità

    Motivazione
    Narraction porta avanti un preziosissimo e molto puntuale lavoro di informazione e divulgazione su autismo e neurodiversità, producendo contenuti molto attenti e approfonditi su diversi aspetti di queste tematiche. In questo analizza e chiarisce alcuni punti chiave su ADHD e neurodiversità, aiutando soprattutto chi non ha padronanza o dimestichezza con esse.
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Miglior programma Radio

  • Le mattine pt 2 - Ora Daria

    Radio Capital

    Motivazione
    Un programma radiofonico generalista capace di trattare diversi temi con uno sguardo lucido, rispettoso e con una grande capacità di ascolto. Daria Bignardi si riconferma un capace di planare su tanti nodi della nostra società in maniera delicata ma sempre ficcante.
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  • Pinocchio

    Radio Deejay

    Motivazione
    Una certezza nel panorama radiofonico italiano, Pinocchio grazie alla conduzione de La Pina, Diego Passoni e Valentina Ricci che da anni si propongono come persone attente e vicini ai tanti temi che ruotano attorno alla diversità.
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  • Vittoria

    Rai Radio 1

    Motivazione
    Vittoria con la conduzione di Maria Teresa Lamberti si propone da anni di valorizzare le tematiche di genere, attraverso il racconto di donne famose e comuni, potenti e in difficoltà. Un racconto fatto di storie di vita a confronto fra battaglie, sconfitte, vittorie nella vita di tutti giorni, nell'ordinario e nello straordinario.
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  • Big Talk

    No Name Radio

    Motivazione
    Un programma che è stato un affondo in tanti temi vicini alle generazioni più giovani e non solo: attraverso la voce di Big Mama e Katamashi ci avviciniamo a temi che vanno dal legame fra sessismo e mondo musicale, alla violenza di genere e al modo in cui la società ci porta a relazioni fra noi.
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  • Non mi capisci

    Radio 24

    Motivazione
    Non mi capisci, con Federico Taddia e Matteo Bussola, è un programma che cerca di analizzare senza mai giudicare il mondo delle generazioni più giovani, cercando di abbattere quel secolare adagio che vede figli e figlie incomprensibili per i propri genitori. Attraverso le voci degli ospiti, youtuber, gamer, rapper e attiviste/i, il programma fornisce bussole di orientamento fra generazioni.
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  • 37 e 2

    Radio Popolare

    Motivazione
    Un programma capace di fornire punti di riferimento e indicazioni rispetto a temi concreti come quelli della sanità pubblica. Con affondi che riguardano il tema anagrafico e generazionale, oltre alla disabilità e anche l’accesso alla medicina pubblica e privata, 37 e 2 accende i riflettori su un tema ancora poco legato a riflessioni legate alla diversità, che sono invece urgentissime.
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Miglior programma TV

  • Casa a prima vista

    Real Time

    Motivazione
    Casa a prima vista, andato in onda su RealTime, ha rappresentato un vero e proprio caso a livello di ricezione mediatica e di successo. Il programma è infatti stato uno dei più chiacchierati e seguito dell’ultima stagione televisiva. In questo contesto si inserisce un’apprezzata rappresentazione della diversity attraverso un casting di “concorrenti” appartenenti a diversi gruppi sottorappresentati. Dalle famiglie omogenitoriali alla differenza di età ed esperienze, Casa a prima vista e la sua produzione ha saputo lavorare in maniera sapiente a livello di casting e redazionale.
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  • Non sono una signora

    Rai 2

    Motivazione
    Non sono una signora, trasmesso su Rai 2 e condotto da Alba Parietti, si rivelaato essere “il tipo di prodotto – che parla alle persone queer per arrivare alle persone etero – che riesce a fare quella cosa difficilissima che è unire nicchie e mainstream” (Paolo Di Lorenzo, Comitato Security Check). Nella sua dimensione di gaming e concorso il programma ha saputo avvicinare il mondo dell’arte drag a quello dei grandi volti noti dello spettacolo italiano, in una commistione che avvicina una storica componente della comunità LGBT+ con il pubblico generalista.
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  • Listen to me

    RaiPlay

    Motivazione
    Sin dalla descrizione che ne fa RaiPlay “Omofobia, disabilità, identità di genere, cyberbullismo, ansia… ma anche inclusione, amore, ambiente, nuove generazioni, digitale [...]”, Listen to me si identifica come un programma nato e pensato per trattare di tutto il vastissimo spettro di temi che riguardano la diversity. Gli e le ospiti chiamati di volta in volta ad animare le puntate con le loro testimonianze condividono con il giovane pubblico in sala e con chi guarda le loro esperienze, in una bella dinamica di rappresentazione e pluralità di voci.
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  • Stand-Up Comedy

    Comedy Central

    Motivazione
    L’ultima edizione di un programma forte di un format consolidato da anni e dalla grandissima tradizione Oltreoceano della stand-up comedy, che solo negli ultimi anni è arrivata a farsi apprezzare anche nel nostro Paese. Il programma di Comedy Central ha saputo aprirsi all’esperienza di comici e comiche di diversi background, e finalmente vediamo raccontate esperienze di persone con disabilità, neurodivergenti, transgender e di donne in un settore che, a livello di sistema, è sempre stato molto legato alle esperienze maschili cis ed etero. Una stagione sicuramente interessante per parlare di diversity in una chiave comica, intelligente e non scontata.
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  • Splendida Cornice

    Rai 3

    Motivazione
    Splendida Cornice si distingue da sempre per la conduzione attenta e rispettosa di Geppi Cucciari, che, grazie “alla sua specifica maniera di interpretare un femminile non stereotipato” (Marina Pierri, Comitato Security Check), contribuisce a creare spazi preziosi e sicuri per un confronto su diverse tematiche. Un programma che non cede mai al sensazionalismo o alla ricerca spasmodica di spettacolarizzazione e che ha ricevuto il plauso del nostro Security Check e del nostro team di analisi.
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  • Chesarà...

    Rai 3

    Motivazione
    All’interno del panorama dei programmi generalisti e mainstream si è sicuramente distinti Chesarà... nuovo programma condotto da Serena Bortone che raccoglie lo spirito che da sempre anima i programmi della conduttrice. Un approccio alla diversity che punta ad avvicinarla al grande pubblico, allargando le discussioni a maglie larghe e non specialistiche ma sicuramente efficaci per rendere alcuni temi e argomenti comprensibili a chi non ne ha mai sentito parlare. Bortone si rivela capace di riportare le discussioni a tono generalmente corretti e rispettosi, anche là dove le discussioni possono tendere al “sopra le righe”.
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Creator dell’anno

  • La Tenda in Salotto

    @latendainsalotto

    Motivazione
    Gaia Rota e Michele Cattaneo, in arte La Tenda in Salotto, si distinguono per la capacità di raccontare, attraverso la condivisione della propria quotidianità, tanti aspetti che riguardano le famiglie contemporanee (e non solo). Un prezioso lavoro di smantellamento di stereotipi e luoghi comuni su maternità e genitorialità, con un occhio intersezionale e attento anche ad altre tematiche
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  • Chiara Bucello e Ludovica Billi

    @thedeaf.soul

    Motivazione
    Chiara Bucello e Ludovica Billi conducono un lavoro di informazione e divulgazione riguardo la sordità e la disabilità capace di unire correttezza e intrattenimento, senza mai cadere in narrazioni sensazionalistiche o pietistiche pur alternando il racconto di esperienze personali e quotidiani a contenuti più esplicativi e di approfondimento.
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  • Shinhai Ventura

    @shinhaiventura

    Motivazione
    Shinhai Ventura, giovane ragazza italo giapponese, porta avanti una narrazione divertente, ironica e scanzonata di quello che può significare far parte di una famiglia mista nel nostro Paese. Attraverso contenuti di intrattenimento su temi come tradizioni, cultura, cibo, che sono spesso realizzati insieme alla madre, Shinhai ha la capacità di veicolare a un pubblico ampio e generale spunti positivi per incentivare alla conoscenza di identità e background differenti.
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  • La fisica che ci piace

    @lafisicachecipiace

    Motivazione
    Vincenzo Schettini, in arte La fisica che ci piace, ha saputo creare un dialogo intergenerazionale sorprendente, concentrandosi su una materia, la fisica, che spesso viene dipinta come una delle più ostiche per le giovani generazioni. Schettini, oltre a parlare di quanto concerne la fisica e la componente scientifica del suo lavoro, porta avanti anche un esempio di confronto propositivo fra docenti e chi studia, trattando temi anche più ampi quali lotta al bullismo e alle discriminazioni.
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  • Edoardo Mocini

    @edoardomocini_

    Motivazione
    Edoardo Mocini, medico dietologo specialista in alimentazione, rappresenta un tassello molto importante del lavoro di divulgazione che si compie nel panorama digitale rispetto al tema della grassofobia. Il suo impegno contribuisce a smantellare gli ancora fortissimi pregiudizi che ruotano attorno al tema del peso e della salute. Le discriminazioni e la colpevolizzazione che i corpi grassi subiscono sono fra le più resistenti e insite della nostra società.
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  • Saraaverd

    @saraaverd

    Motivazione
    Saraaverd si inserisce, come Shinhai Ventura, in un modo contemporaneo e altamente fruibile di fare divulgazione rispetto alla diversità, rivolgendosi a un target a sé contemporaneo e altamente ricettivo. Sara racconta da tempo la propria esperienza di persona appartenente alla comunità LGBT+ e in transizione. Importante anche la sua condivisione rispetto ai temi della salute mentale, tema ancora molto stigmatizzato soprattutto in un ambiente performativo come quello digital.
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Miglior Podcast

  • Palinsesto Femminista

    Motivazione
    Palinsesto Femminista di Irene Facheris rappresenta da anni un punto di riferimento nel panorama della divulgazione femminista intersezionale, grazie alla capacità di Facheris di fare rete e coinvolgere quante più voci ed esperienze possibili nella propria pratica di attivismo e informazione.
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  • Humor Nero

    Motivazione
    Humor Nero di Laura Formenti è un prodotto che, intervistando una o un ospite ad ogni puntata, affronta temi considerati ancora tabù come aborto, gioco d’azzardo, salute, mondo del lavoro e status economico e tanto altro. Per esorcizzare, provare e dimostrare che un’altra narrazione è possibile.
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  • Scelte

    Motivazione
    Scelte è il podcast di Valore D che, seguendo il prezioso lavoro che da anni Valore D porta avanti rispetto alle tematiche di genere e non solo, racconta la diversità nella società con un occhio specifico sul mondo del lavoro. Attraverso le testimonianze di diverse voci, le host Annalisa Monfreda e Montserrat Fernandez Blanco cercando di fornire chiavi di lettura e punti di riferimento al di là delle convenzioni e dei classici terreni battuti.
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  • Invertiti

    Motivazione
    Invertiti è un podcast antologico che raccoglie le storie di persone gay, lesbiche, bisessuali e transgender che con le loro esperienze hanno contribuito a modificare per sempre la storia della comunità LGBT+ nel lungo e difficile percorso – lontano dall’essersi concluso – verso l’acquisizione di paritari e completi diritti. In ogni puntata, insieme a Cathy La Torre e Willwoosh, conosciamo coloro che hanno trasformato le proprie vite in terreno di battaglia per la conquista di diritti, senza mai mietere vittime sul terreno.
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  • Se domani non torno

    Motivazione
    Il 2023 ha rappresentato un anno in cui la mobilitazione pubblica italiana contro i femminicidi e la violenza di genere ha raggiunto picchi altissimi. Le cause sono da ritrovarsi nei tragici numeri, altrettanto alti (120, una donna uccisa ogni tre giorni) di femminicidi un anno e in alcuni casi di cronaca che hanno scosso profondamente l’opinione pubblica (Caivano, Palermo). Se domani non torno cerca di indagare le radici culturali, sociali, giuridiche e politiche della violenza di genere.
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  • Sulla razza

    Motivazione
    Sulla razza è un podcast che cerca di fare informazione in maniera diretta, immediata e semplice su alcuni concetti chiave che ruotano attorno alle questioni etniche: razzismo, razzismo in Italia, diritti e cittadinanza, colonialismo – passato e presente. Un prodotto che può avvicinare ai temi chi pensa di non avere nessun comportamento razzista interiorizzato in sè.
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I DMA24 si svolgeranno il 28 maggio al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano.
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